Glossario


B

BASSO TRATTO DELLE VIE URINARIE
E’ la parte che, in genere, manifesta i sintomi dell’incontinenza urinaria, ed è costituito da vescica e uretra; si distingue dall’apparato urinario superiore, composto dai reni e dagli ureteri (ossia i condotti che trasportano l’urina dai reni alla vescica).

C

CISTITE

Infiammazione della mucosa vescicale, dovuta alla presenza di batteri come Escherichia Coli (85% dei casi), Proteus, Klebsiella e altri, che si manifesta come un bisogno continuo di urinare accompagnato da un’emissione dolorosa e incompleta. Colpisce principalmente le donne, specie dopo la menopausa, ma esiste anche una cistite maschile, seppur più rara. La cistite può essere acuta, quando si manifesta per un breve lasso di tempo con sintomi molto dolorosi, oppure cronica se è più frequente ma meno dolorosa. Nei casi più gravi può essere accompagnata da tracce di sangue nelle urine (ematuria) o di pus (piuria).

D

DIABETE MELLITO (O DI TIPO 2)

E’ una delle cause più comuni dell’incontinenza urinaria perché agevola la comparsa di infezioni batteriche a carico della vescica. Si manifesta quando l’insulina non riesce a regolare correttamente la presenza dello zucchero (glucosio) nel sangue, e quindi anche nelle urine.

DIURETICO

Farmaco o sostanza che determina un aumento nella produzione di urina (diuresi). Agisce sul riassorbimento del sodio e dell’acqua da parte dell’organismo, incrementando il volume delle urine.

E

ENURESI
Fenomeno che porta i bambini a essere incontinenti. Il termine deriva dal greco “urinare dentro”, e viene utilizzato quando questo fenomeno si manifesta tra i 5 e i 16 anni di età, per almeno due volte alla settimana per tre mesi di seguito. L’enuresi può essere “monosintomatica”, tipicamente notturna, oppure “polisintomatica” quando coinvolge il muscolo detrusore portandolo a contrarsi involontariamente anche durante il giorno.
ESAME URODINAMICO

Indagine medica che analizza la funzionalità della vescica e dell’uretra sia in fase di riempimento che durante lo svuotamento. Uroflussometria, cistometria, elettromiografia della vescica e misurazione del residuo post-minzionale sono tra gli esami urodinamici più comuni che vengono prescritti per indagare la predisposizione della persona all’incontinenza urinaria.

ESERCIZI DI KEGEL

Dal cognome del ginecologo che li ideò (Arnold Kegel), rappresentano una forma di ginnastica che aiuta ad allenare i muscoli del pavimento pelvico per recuperare la loro tonicità originale e la loro funzione di contenimento degli organi pelvici. Con gli esercizi di Kegel si vanno a realizzare delle contrazioni volontarie dei muscoli pubococcigei. Per funzionare devono essere ripetuti 10 volte di seguito in 3 diversi momenti della giornata.

G

GRAVIDANZA

E’ uno dei fattori di rischio più comuni per l’incontinenza urinaria nelle donne: durante il secondo e il terzo trimestre di gestazione la vescica e il pavimento pelvico sono sottoposti a un peso anomalo che porta a soffrire maggiormente di perdite di urina.

I

INCONTINENZA URINARIA

Secondo International Continence Society (l’organismo internazionale di riferimento per gli specialisti del settore) si definisce incontinenza urinaria “qualsiasi perdita di urina”. In base a come si manifesta, l’incontinenza può essere da sovra riempimento quando la vescica si riempie oltre il limite, da rigurgito se la vescica non è in grado di svuotarsi correttamente, funzionale se è causata da immaturità o disfunzioni del sistema nervoso, da sforzo quando un’attività fisica porta a un aumento della pressione dell’addome sulla vescica, da urgenza se le contrazioni della vescica sono irrefrenabili, mista quando presenta sintomi dell’incontinenza da sforzo e da urgenza.

IPERPLASIA

Nome medico della cosiddetta Ipertrofia Prostatica Benigna (o IPB), è un ingrossamento anomalo della prostata che può dare origine all’incontinenza urinaria. Sopra i 50 anni ne soffre un uomo su due.

M

MINZIONE

L’insieme degli atti, volontari o automatici, che provoca l’espulsione dell’urina dalla vescica attraverso l’uretra. Il cosiddetto “sistema automatico della minzione” si svolge attraverso l’atto riflesso (quindi involontario) dell’eccitamento della vescica, determinato dalla quantità di urina in essa contenuta, mentre il “sistema volontario della minzione” è la combinazione di due meccanismi, aumento della pressione endoaddominale e abbassamento del pavimento pelvico, che facilitano l’abbassamento della vescica, l’apertura del collo vescicale e il rilascio dello sfintere esterno.

MUSCOLO DETRUSORE

Noto anche come detrusore vescicale, è un muscolo liscio che avvolge la vescica e si contrae durante la minzione per facilitare l’espulsione di urina. Quando è rilassato, invece, consente alla vescica di riempirsi. Il muscolo detrusore è collegato a quelli dello sfintere uretrale, che controllano il flusso di urina attraverso la stimolazione dell’uretra.

N

NICTURIA

Necessità di alzarsi più volte nel corso della notte, interrompendo il sonno, per andare a urinare. Può essere non solo una conseguenza ma anche una causa dell’insonnia, specialmente tra le donne.

O

OLIGURIA

Si verifica quando c’è una riduzione della quantità di urina eliminata durante il giorno al di sotto di una media di 500 ml (negli adulti). In genere si manifesta a seguito di una importante disidratazione, che può essere dovuta a diversi fattori. Nei casi più gravi, quando le minzioni sono completamente assenti nell’arco delle 24 ore, si parla di .

P

PAVIMENTO PELVICO

Insieme di muscoli e legamenti che chiudono la parte bassa della cavità addominale e mantengono in posizione corretta vescica, uretra, retto e (nelle donne) utero e vagina. Attraverso esercizi specifici come quelli di Kegel può essere mantenuto tonico e avere un ruolo nel contrasto all’incontinenza urinaria.

POLIURIA

Dal greco poli, molto, e uria, termine riconducibile a urina, indica la situazione in cui una persona espelle più di 2,5/3 litri di urina nell’arco delle 24 ore.

POLLARCHIA

Definisce il caso in cui l’urina viene espulsa in piccole quantità ma con una frequenza della minzione molto più alta rispetto allo standard. In genere è causata dalla compressione della vescica, da scarsa capacità vescicale o da malattie renali.

PROSTATA

Ghiandola maschile, responsabile della produzione del liquido prostatico, che aumentando di volume con l’avanzare dell’età può comprimere l’uretra (fino all’ostruzione nei casi più gravi) dando origine a episodi di incontinenza urinaria nell’uomo. L’infiammazione della prostata viene detta prostatite.

PROSTATITE

Fenomeno di origine infiammatoria, può essere asintomatica quando non dà segni evidenti ma può essere rintracciata con esami specialistici, acuta e cronica di origine batterica (a seconda della frequenza, ma in entrambi i casi si cura con antibiotici), oppure cronica abatterica (detta anche CPPS) quando si manifesta con un dolore pelvico che si protrae per almeno 6 mesi consecutivi.

S

STOMIA

Intervento mediante il quale si crea un’apertura sulla parete addominale per poter mettere in comunicazione l’apparato urinario con l’esterno.

T

TESTOSTERONE

Ormone maschile prodotto principalmente dalle cellule di Leydig, è presente (seppur in minor quantità) anche nell’organismo femminile; secondo uno studio NHANES, un livello troppo basso può causare incontinenza urinaria mista, da stress o da urgenza nelle donne.

U

URETRA

Canale che collega la vescica urinaria con l’esterno, permettendo il deflusso dell’urina.

UROFLUSSOMETRIA

Esame non invasivo che è in grado di misurare il volume dell’urina eliminata dal corpo, a quale velocità viene espulsa e in quale lasso di tempo. L’uroflussometria si svolge urinando all’interno di uno strumento in tutto e per tutto simile a un WC, ma dotato di sensori in grado di rilevare le caratteristiche della minzione della persona.

UROLOGIA

Branca specialistica della medicina e della chirurgia che si occupa delle patologie a carico dell’apparato urinario. Per questo motivo l’urologo è spesso lo specialista di riferimento quando si manifestano episodi di incontinenza urinaria.

V

VESCICA URINARIA

Organo muscolare che raccoglie l’urina prodotta e trasferita dall’apparato urinario superiore (reni e ureteri) prima dell’espulsione verso l’esterno mediante l’attività detta minzione. La vescica si trova nella zona del bacino. Quando la necessità di urinare diventa più frequente si parla di vescica iperattiva (OAB), dovuta a uno scarso controllo sul muscolo detrusore.